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Aida-Giuseppe Verdi

Chủ đề trong 'Âm nhạc' bởi Angelique, 03/05/2001.

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  1. Angelique

    Angelique Thành viên quen thuộc

    Tham gia ngày:
    17/04/2001
    Bài viết:
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    Aida

    Opera in quattro atti

    Musica di Giuseppe Verdi

    Libretto di Antonio Ghislazoni



    ATTO/scena: In

    I | 1 | 2 |

    II | 1 | 2 |

    III

    IV | 1 | 2 |

    Out



    Aida, Schiava etiope, Soprano

    Radams, Capitano della guardie, Tenore

    Amneris, Figlia del Re, Mezzo-soprano

    Amonasro, Re d'Etiopia e padre d'Aida, Baritono

    Ramfis, Capo dei Sacerdoti, Basso

    Il Re, Padre d'Amneris, Basso

    Sacerdotessa, Soprano

    Un messaggero, Tenore

    Sacerdoti, Sacerdotesse, Ministri, Soldati, Capitani, Funzionari, Schiavi e Prigioneri etiopi, Popolo egizio, ecc.



    L'azione ha luogo a Menfi e Tebe, all'epoca della potenza dei Faraoni.



    ATTO/scena: In

    I | 1 | 2 |

    II | 1 | 2 |

    III

    IV | 1 | 2 |

    Out



    ATTO PRIMO

    SCENA I: Sala nel palazzo del Re a Menfi



    A destra e a sinistra, un colonnato con statue e arbusti in fiore. Grande porta nel fondo, da cui si scorgono i templi, i palazzi di Menfi e le Piramidi.



    Radams e Ramfis



    RAMFIS:

    S: corre voce che l'Etiope ardisca

    Sfidarci ancora, e del Nilo la valle

    E Tebe minacciar. Fra breve un messo

    Recher il ver.



    RADAMS:

    La sacra

    Iside consultasti?



    RAMFIS:

    Ella ha nomato

    Dell'Egizie falangi

    Il condottier supremo.



    RADAMS:

    Oh lui felice!



    RAMFIS:

    (con intenzione, fissando Radams)

    Giovane e prode desso. Ora del Nume

    Reco i decreti al Re.

    (Esce)



    RADAMS:

    Se quel guerrier

    Io fossi! se il mio sogno

    S'avverasse!... Un esercito di prodi

    Da me guidato... e la vittoria... e il plauso

    Di Menfi tutta! E a te, mia dolce Aida,

    Tornar di lauri cinto...

    Dirti: per te ho pugnato, per to ho vinto!



    Celeste Aida, forma divina.

    Mistico serto di luce e fior,

    Del mio pensiero tu sei regina,

    Tu di mia vita sei lo splendor.



    Il tuo bel cielo vorrei redarti,

    Le dolci brezze del patrio suol;

    Un regal serta sul crin posarti,

    Ergerti un trono vicino al sol.



    Celeste Aida, forma divina,

    Mistico raggio di luce e fior, ecc.



    (Entra Amneris)



    AMNERIS:

    Quale insolita gioia

    Nel tuo sguardo! Di quale

    Nobil fierezza ti balena il volto!

    Degna d'invidia, oh! quanto

    Saria la donna il cui bramato aspetto

    Tanta luce di gaudio in te destasse!



    RADAMS:

    D'un sogno avventuroso

    Si beava il mio cuore. Oggi, la Diva

    Profferse il nome del guerrier che al campo

    Le schiere egizie condurr... Ah! s'io fossi

    A tal onor prescelto.



    AMNERIS:

    N un altro sogno mai

    Pi gentil... pi soave

    Al core ti parl`o? Non hai tu in Menfi

    Desideri... speranze?



    RADAMS:

    Io! (Quale inchiesta!

    Forse... l'arcano amore

    Scopr che m'arde in core...

    Della sua schiava il nome

    Mi lesse nel pensier!)



    AMNERIS:

    (Oh! guai se un altro amore

    Ardesse a lui nel core!

    Guai se il mio sguardo penetra

    Questo fatal mister!



    RADAMS:

    (Forse mi lesse nel pensier!)

    (vedendo Aida che entra)

    Dessa!



    AMNERIS:

    (Ei si turba... e quale

    Sguardo rivolse a lei!

    Aida!... A me rivale

    Forse saria costei?)

    (volgendosi ad Aida)

    Vieni, o diletta, appressati,

    Schiava non sei n ancella,

    Qui, dove in dolce fascino

    Io ti chiamai sorella...

    Piangi? Delle tue lacrime

    Svela il segreto a me.



    AIDA:

    Ohim! di guerra fremere

    L'atroce grido io sento,

    Per l'infelice patria,

    Per me... per voi pavento.



    AMNERIS:

    Favelli il ver? N'e s'agita

    Pi grave cura in te?

    (Trema, o rea schiava!)



    RADAMS:

    (guardando Amneris)

    (Nel volto a lei balena..)



    AMNERIS:

    (Ah! Trema, rea schiave, trema!)



    RADAMS:

    (Lo sdegno ed il sospetto)



    AMNERIS:

    (Ch'io nel tuo cor discenda!)



    RADAMS:

    (Guai se l'arcano affetto

    A noi leggesse in core!)



    AMNERIS:

    (Trema che il ver m'apprenda

    Quel pianto e quel rossor!)



    RADAMS:

    (Guai se leggesse in cor!)



    AIDA:

    (Ah! -no, sulla mia patria

    Non geme il cor soltanto;

    Quello ch'io verso pianto

    Di sverturato amor!)



    RADAMS:

    (nel volto a lei balena

    Lo sdegno ed il sospetto.

    Guai se l'arcano affetto

    A noi leggesse in cor!)



    AMNERIS:

    (Rea schiava, trema!

    Ch'io nel tuo cor discenda!

    Ah! trema che il ver m'apprenda

    Quel pianto e quel rossor!)



    (Il Re, preceduto dalle sue Guardie e seguite da Ramfis,dai Ministri, Sacerdoti, Capitani ecc)



    IL RE:

    Alta cagion v'aduna,

    O fidi Egizi, al vostro Re d'intorno.

    Dai confin d'Etiopia un Messaggero

    Dianzi giungea; gravi novelle ei reca.

    Vi piaccia udirlo... Il Messagger s'avanzi!



    MESSAGGERO:

    Il sacro suolo dell'Egitto invaso

    Dai barbari Etiopi. I nostri campi

    Fur devastati... arse le messi... e baldi

    Della facil vittoria, i predatori

    Gi`a marciano su Tebe!



    RADAMS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI:

    Ed osan tanto!



    MESSAGGERO:

    Un guerriero indomabile, feroce,

    Li conduce: Amonasro.



    RADAMS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI:

    Il Re!



    AIDA:

    (Mio padre!)



    MESSAGGERO:

    Gi Tebe in armi e dalle cento porte

    Sul barbaro invasore

    Proromper, guerra recando e morte.



    IL RE:

    S: guerra e morte il nostro grido sia!



    RAMFIS:

    Guerra!



    RAMFIS, RADAMS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI:

    Guerra! Guerra! Tremenda, inesorata!



    IL RE:

    (accostandosi a Radams)

    Iside venerata

    Di nostre schiere invitte

    Gi designava il condottier supremo:

    Radams!



    AIDA, AMNERIS, MINISTRI, CAPITANI:

    Radams!



    RADAMS:

    Ah! Sien grazie at Numi!

    Son paghi i voti miei!



    AMNERIS:

    (Ei duce!)



    AIDA:

    (Io tremo!)



    MINISTRI, CAPITANI:

    Radams! Radams! Radams! Radams!



    IL RE:

    Or di Vulcano al tempio

    Muovi, o guerrier. Le sacre

    Armi ti cingi e alla vittoria vola.



    Su! del Nilo al sacro lido

    Accorrete, Egizi eroi;

    D'ogni cor prorompa il grido:

    Guerra e morte, morte allo stranier!



    RAMFIS:

    Gloria ai Numi! Ognun rammenti

    Ch'essi reggono gli eventi,

    Che in poter de'Numi solo

    Stan le sorti del guerrier

    Ognun rammenti

    Che in poter dei Numi, de'Numi solo

    Stan le sorti del guerrier!



    MINISTRI, CAPITANI:

    Su! del Nilo al sacro lido

    Sian barriera i nostri petti;

    Non echeggi che un sol grido:

    Guerra, guerra e morte allo stranier!



    IL RE:

    Su! su! del Nilo al sacro lido

    Accorrete, Egizi eroi;

    Da ogni cor prorompa un grido:

    Guerra e morte allo stranier!



    AIDA:

    (Per chi piango? Per chi prego?

    Qual poter m'avvince a lui!

    Deggio amarlo ed costui

    Un nemico, uno stranier!)



    RADAMS:

    Sacro fremito di gloria

    Tutta l'anima m'investe.

    Su! corriamo alla vittoria!

    Guerra e morte allo stranier!



    AMNERIS:

    (a Radams)

    Di mia man ricevi, o duce,

    Il vessillo glorioso;

    Ti sia guida, ti sia luce

    Della gloria sul sentier.



    IL RE:

    Su! del Nilo al sacro lido,

    Accorrete, Egizi eroi; ecc.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Gloria ai Numi! Ognun rammenti, ecc.



    MINISTRI, CAPITANI:

    Su! del Nilo al sacro lido

    Sian barriera i nostri petti, ecc.



    RADAMS E MESSAGGERO:

    Su! corriamo, su!

    Corriamo alla vittoria!



    AMNERIS:

    Ti sia guida, ti sia luce

    Della gloria sul sentier.



    AIDA:

    (Per chi piango? Per chi prego?)



    IL RE E RAMFIS:

    Guerra!



    SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI:

    Guerra! Guerra! Guerra!



    AIDA:

    (Deggia amarlo, e veggo in lui

    Un nemico, uno stranier!)



    TUTTI GLI ALTRI

    Guerra! Guerra! Stermino all'invasor!



    AMNERIS:

    (a Radams)

    Ritorna vincitor!



    TUTTI:

    Ritorna vincitor!



    (Escono tutti, meno Aida)



    AIDA:

    Ritorna vincitor!... E dal mio labbro

    Usc l'empia parola! Vincitor

    Del padre mio... di lui che impugna l'armi

    Per me... per ridonarmi

    Una patria, una reggia, e il nome illustr

    Che qui celar m' forza. Vincitor

    De' miei fratelli... ond'io lo vegga, tinto

    Del sangue amato, trionfar nel plauso

    Dell'Egize coorti! E dietro il carro,

    Un Re... mio padre... di catene avvinto!



    L'insana parola,

    O Numi, sperdete!

    Al seno d'un padre

    La figlia rendete;

    Struggete le squadre

    Dei nostri oppressor! Ah!

    Sventurata che dissi?... e l'amor mio?

    Dunque scordar poss'io

    Questo fervido amore che, oppressa e schiava,

    Come raggio di sol qui mi beava?

    Imprecher la morte

    A Radams... a lui ch'amo pur tanto?

    Ah! non fu in terra mai

    Da pi crudeli angosce un core affranto.



    I sacri nomi di padre, d'amante

    N profferir poss'io, n ricordar;

    Per l'un... per l'altro... confusa, tremante,

    Io piangere vorrei, vorrei pregar.

    Ma la mia prece in bestemmia si muta...

    Delitto il pianto a me, colpa il sospir...

    In notte cupa la mente perduta,

    E nell'ansia crudel vorrei morir.



    Numi, piet del mio soffrir!

    Speme non v'ha pel mio dolor.

    Amor fatal, tremendo amor,

    Spezzami il cor, fammi morir!

    Numi, piet del mio soffrir! ecc.









    ATTO PRIMO

    SCENA II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi



    Una luce misteriosa scende dall'alto. Una lunga fila di colonne, l'una all'altra addossate, si perde fra le tenebre. Statue di varie Divinit. Nel mezzo della scena, sovra un palco coperto di tappeti, sorge l'altare sormontato da emblemi sacri. Dai tripodi d'oro s'innalza il fumo degli incensi.



    Sacerdoti e Sacerdotesse, Ramfis ai piedi dell'altare



    SACERDOTESSA:

    (nell'interno)

    Possente, possente Fth, del mondo

    Spirito animator, ah!



    SACERDOTESSA, SACERDOTESSE:

    (nell'interno)

    Noi t'invochiamo!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Tu che dal nulla hai tratto

    L'onde, la terra, il ciel.

    Noi t'invochiamo!



    SACERDOTESSA:

    Immenso, immenso Fth, del mondo

    Spirito fecondator, ah!



    SACERDOTESSA, SACERDOTESSE:

    Noi t'invochiamo!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Nume che del tuo spirito

    Sei figlio e genitor,

    Noi t'invochiamo!



    SACERDOTESSA:

    Fuoco increato, eterno.

    Onde ebbe luce il sol, ah!



    SACERDOTESSA, SACERDOTESSE:

    Noi t'invochiamo!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Vita dell'universo,

    Mito d'eterno amor,

    Noi t'invochiam!



    SACERDOTESSE:

    Immenso Fth!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Noi t'invochiam!



    [Danza sacra delle Sacerdotesse]



    (Radams viene introdotto senz'armi. Mentre va all'altare, le Scaerdotesse eseguiscono la danza sacra. Sul capo di Radams viene steso un velo d'argento)



    SACERDOTESSE:

    Immenso Fth!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Noi t'invochiam!



    RAMFIS:

    (a Radams)

    Mortal, diletto ai Numi, a te fidate

    Son d'egitto le sorti. Il sacro brando

    Dal Dio temprato, per tua man diventi

    Ai nemici terror, folgore, morte.



    SACERDOTI:

    Il sacro brando

    Dal Dio temprato, ecc.



    RAMFIS:

    ... folgore, morte,

    (volgendosi al Nume)

    Nume, custode e vindice

    Di questa sacra terra.

    La mano tua distendi

    Sovra l'egizio suol.



    RADAMS:

    Nume, che duce ed arbitro

    Sei d'ogni umana guerra,

    Proteggi tu, difendi

    D'egitto il sacro suol.



    SACERDOTI:

    Nume, custode e vindice.

    Di questa sacra terra, ecc.



    RAMFIS:

    Nume, custode ed arbitro

    Di questa sacra terra, ecc.



    RADAMS:

    Proteggi tu, difendi.

    D'egitto il sacro suol.



    (Mentre Radams viene investito delle armi sacre, le Sacerdotesse ed i Sacerdoti reprendono l'Inno religioso e la mistica danza)



    SACERDOTESSE:

    Possente Fth,

    Del mondo creator, ah!

    Possente Fth,

    Spirito animator,

    Spirito fecondator,

    Immenso Fth!



    RADAMS:

    Possente Fth,

    Spirito fecondator,

    Tu che dal nulla

    Hai tratto il mondo,

    Noi t'invochiamo,

    Noi t'invochiam,

    Immenso Fth!



    RAMFIS:

    Possente Fth,

    Spirito fecondator,

    Tu che dal nulla

    Hai tratto il mondo,

    Tu che dal nulla hai tratto

    L'onde, la terra, il cielo,

    Noi t'invochiamo,

    Noi t'invochiam.

    Immenso Fth!



    SACERDOTI:

    Possente Fth,

    Spirito fecondator,

    Tu che dal nulla hai tratto

    L'onde, la terra, il cielo,

    Noi t'invochiamo,

    Noi t'invochiam.

    Immenso Fth!









    ATTO/scena: In

    I | 1 | 2 |

    II | 1 | 2 |

    III

    IV | 1 | 2 |

    Out



    ATTO SECONDO

    SCENA I: Una sala nell'appartamento di Amneris



    Amneris circondata dalle schiave che l'abbigliano per la festa trionfale. Dai tripodi si eleva il profumo degli aromi. Giovani schiavi mori danzando agitano i ventagli di piume.



    Amneris circondata dalle schiave che l'abbigliano per la festa trionfale



    SCHIAVE:

    Chi mai fra gl'inni e i plausi

    Erge alla gloria il vol.

    Al par d'un Dio terribile,

    Fulgente al par del sol!



    Vieni: sul crin ti piovano

    Contesti al lauri i fior:

    Suonin di gloria i cantici

    Coi cantici d'amor.



    AMNERIS:

    (Ah! Vieni, amor mio, m'inebria,

    Fammi beato il cor!)



    SCHIAVE:

    Or dove son le barbare

    Orde dello stranier?

    Siccome nebbia sparvero

    Al soffio del guerrier.



    Vieni: di gloria il premio

    Raccogli, o vincitor;

    T'arrise la vittoria,

    T'arrider l'amor.



    AMNERIS:

    (Ah! Vieni, amor mio, ravvivami

    D'un caro accento ancor!)



    [Danza di piccoli schiavi mori]



    SCHIAVE:

    Vieni: sul crin ti piovano

    Contesti ai lauri i fior;

    Suonin di gloria i cantici

    Coi cantici d'amor.



    AMNERIS:

    (Ah! vieni, amor mio, m'inebria,

    Fammi beato il cor!)

    Silenzio! Aida verso noi s'avanza...

    Figlia de'vinti, il suo dolor m' sacro.



    (Ad un cenno di Amneris, le schiave si allontanano.Entra Aida portando la corona)



    AMNERIS:

    Nel rivederla, il dubbio

    Atroce in me si desta...

    Il mistero fatal si squarci alfine!

    (ad Aida, con simulata amorevolezza)

    Fu la sorte dell'armi a'tuoi funesta,

    Povera Aida! Il lutto

    Che ti pesa sul cor teco divido,

    lo son l'amica tua...

    Tutto da me tu avrai... Vivrai felice!



    AIDA:

    Felice esser poss'io

    Lungi dal suol natio, qui dove ignota

    M' la sorte del padre e dei fratelli?



    AMNERIS:

    Ben ti compagnio! pure hanno un confine

    I mali di quaggi... Saner il tempo

    Le angosce del tuo core,

    E pi che il tempo, un Dio possente... Amore!



    AIDA:

    (Amore, amore! Gaudio, tormento,

    Soave ebbrezza, ansia crudel!

    Ne' tuoi dolori la vita io sento,

    Un tuo sorriso mi schiude il ciel)



    AMNERIS:

    (guardando Aida fissamente)

    (Ah, quel pallore... quel turbamento

    Svelan l'arcana febbre d'amor.

    D'interrogarla quasi ho sgomento,

    Divido l'ansie del suo terror)

    (ad Aida)

    Ebben: qual nuovo fremito

    T'assal, gentil Aida?

    I tuoi segreti svelami,

    All'amor mio t'affida.

    Tra i forti che pugnarono

    Della tua patria a danno.

    Qualcuno... un dolce affanno

    Forse... a te in cor dest?



    AIDA:

    Che parli?



    AMNERIS:

    A tutti barbara

    Non si mostr la sorte

    Se in campo il duce impavido

    Cadde trafitto a morte...



    AIDA:

    Che mai dicesti! Misera!



    AMNERIS:

    S... Radams da'tuoi

    Fu spento...



    AIDA:

    Misera!



    AMNERIS:

    E pianger puoi?



    AIDA:

    Per sempre io pianger!



    AMNERIS:

    Gli Dei t'han vendicata.



    AIDA:

    Avversi sempre

    A me furo i Numi.



    AMNERIS:

    Trema! In cor ti lessi...

    Tu l'ami...



    AIDA:

    Io!



    AMNERIS:

    Non mentire!

    Un detto ancora e il vero

    Sapr. Fissami in volto...

    Io t'ingannava... Radams vive!



    AIDA:

    Vive!

    Ah, grazie, o Numi!



    AMNERIS:

    E ancor mentir tu speri?

    S, tu l'ami! Ma l'amo

    Anch'io, intendi tu? Son tua rivale,

    Figlia dei Faraoni.



    AIDA:

    Mia rivale!

    Ebben sia pure... Anch'io

    Son tal...

    (reprimendosi)

    Ah! Che dissi mai? Piet, perdono! Ah!

    Piet ti prenda del mio dolor.

    vero, io l'amo d'immenso amor.

    Tu sei felice, tu sei possente,

    Io vivo solo per questo amor!



    AMNERIS:

    Trema, vil schiava! Spezza il tuo core;

    Segnar tua morte pụ quest'amore;

    Del tuo destino arbitra sono,

    D'odio e vendetta le furie ho in cor.



    AIDA:

    Tu sei felice, tu sei possente.

    Io vivo solo per questo amor!

    Piet ti prenda del mio dolor!



    AMNERIS:

    Trema, vil schiava! Spezza il tuo core.

    Del tuo destino arbitra son.

    D'odio e vendetta le furie ho in cor.



    CORO:

    (di fuori)

    Su! del Nilo al sacro lido

    Sien barriera i nostri petti;

    Non echeggi che un sol grido:

    Guerra e morte allo stranier!



    AMNERIS:

    Alla pompa che s'appresta,

    Meco, o schiava, assisterai;

    Tu prostrata nella povere,

    Io sul trono, accanto al Re.



    AIDA:

    Ah piet! Che pi mi resta?

    Un deserto la mia vita;

    Viva e regna, il tuo furore

    Io tra breve placher.

    Quest'amore che t'irrita

    Nella tomba io spegner.



    AMNERIS:

    Vien, mi segui, apprenderai

    Se lottar tu puoi ******.



    AIDA:

    Ah! piet!

    Quest'amor

    Nella tomba io spegner.

    Piet! piet!



    CORO:

    Guerra e morte allo stranier!



    AMNERIS:

    ... e apprenderai

    Se lottar tu puoi ******.



    CORO:

    Guerra e morte allo stranier!



    (Amneris esce)



    AIDA:

    Numi, piet del mio martir,

    Speme non v'ha pel mio dolor!

    Numi, piet del mio soffrir!

    Numi, piet, piet, piet!







    ATTO SECONDO

    SCENA II: Uno degli ingressi della citt di Tebe



    Sul davanti, un gruppo di palme. A destra, il tempio di Ammone. A sinistra, un trono sormontato da un baldacchino di porpora. Nel fondo, una porta trionfale. La scena ingombra di popolo.

    Entra il Re, seguito dai Ministri, Sacerdoti, Capitani, Flabelliferi, Porta insegne ecc. Quindi Amneris con Aida e Schiave. Il Re va a sedere sul trono. Amneris prende posto alla sinistra del Re



    POPOLO:

    Gloria all'Egitto, ad Iside

    Che il sacro suol protegge!

    Al Re che il Delta regge

    Inni festosi alziam!

    Gloria! Gloria! Gloria!

    Gloria al Re!



    DONNE:

    S'intrecci il loto al lauro

    Sul crin dei vincitori!

    Nembo gentil di fiori

    Stenda sull'armi un vel.

    Danziam, fanciulle egizie,

    Le mistiche carole,

    Come d'intorno al sole

    Danzano gli astri in ciel!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Della vittoria agl'arbitri

    Supremi il guardo ergete;

    Grazie agli Dei rendete

    Nel fortunato d.



    POPOLO:

    Come d'intorno al sole

    Danzano gli astri in ciel!

    Inni festosi alziam al Re,

    Alziamo al Re.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Grazie agli Dei rendete

    Nel fortunato d.



    [Marcia]



    (Le truppe Egizie, precedute dalle fanfare, sfilano dinanzi al Re. Seguono i carri di guerra le insegne, i vasi sacri, le statue degli Dei)



    [Ballabile]



    (Un drappello di danzatrici che recano i tesori dei vinti)



    POPOLO:

    Vieni, o guerriero vindice,

    Vieni a gioir con noi;

    Sul passo degli eroi

    I lauri, i fior versiam!

    Gloria al guerrier, gloria!

    Gloria all'egitto, gloria!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Agli arbitri supremi

    Il guardo ergete;

    Grazie agli Dei rendete

    Nel fortunato d.



    (Entra Radams, sotto un baldacchino da dodici ufficiali)



    IL RE:

    (che scende dal trono per abbracciare Radams)

    Salvator della patria io ti saluto.

    Vieni, e mia figlia di sua man ti porga

    Il serto trionfale.

    (Radams s'inchina davanti ad Amneris che gli porge la corona)

    Ora, a me chiedi

    Quanto pi brami. Nulla a te negato

    Sar in tal d; lo giuro

    Per la corona mia, pei sacri Numi.



    RADAMS:

    Concedi in pria che innanzi a te sien tratti

    I prigionier.



    (Entrano, fra le Guardie, i prigionieri Etiopici, ultimo Amonasro, vestito da ufficiale)



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Grazie agli Dei rendete

    Nel fortunato d.



    AIDA:

    Che veggo!... Egli!... Mio padre!



    TUTTI:

    Suo padre!



    AMNERIS:

    In poter nostro!



    AIDA:

    (abbracciando il padre)

    Tu! prigionier!



    AMONASRO:

    (piano ad Aida)

    Non mi tradir!



    IL RE:

    (ad Amonasro)

    T'appressa...

    Dunque tu sei?...



    AMONASRO:

    Suo padre. Anch'io pugnai...

    Vinti noi fummo, morte invan cercai.

    Quest'assisa ch'io vesto vi dica

    Che il mio Re, la mia patria ho difeso;

    Fu la sorte a nostr'armi nemica,

    Torn vano dei forti l'ardir.



    Al mio pi nella polve disteso

    Giacque il Re da pi colpi trafitto;

    Se l'amor della patria delitto

    Siam rei tutti, siam pronti a morir!

    (volgendosi al Re, con accen*****pplichevole)

    Ma tu, Re, tu signore possente,

    A costoro ti volgi clemente;

    Oggi noi siam percossi dal fato,

    Ma doman voi potria il fato colpir.



    AIDA:

    Ma tu, Re, tu signore possente,

    A costoro ti volgi clemente, ecc.



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    S, dai Numi percossi noi siamo,

    Tua piet, tua clemenza imploriamo;

    Ah! giammai di soffrir vi sia dato

    Cị che in oggi n' dato soffrir!



    AMONASRO:

    Ah! doman voi potria il fato colpir.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Struggi, o Re, queste ciurme feroci,

    Chiudi il core alle perfide voci;

    Fur dai Numi votati alla morte,

    Or de'Numi si compia il voler!



    AIDA, SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Piet!



    AIDA:

    Ma tu, o Re, signor possente,

    A costoro ti volgi clemente;

    Oggi noi siam percossi dal fato,

    Ma doman voi potria il fato colpir.



    AIDA:

    Ma tu, Re, tu signore possente,

    A costoro ti volgi clemente, ecc.



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    S, dai Numi percossi noi siamo,

    Tua piet, tua clemenza imploriamo;

    Ah! giammai di soffrir vi sia dato

    Cị che in oggi n' dato soffrir!



    AMONASRO:

    Ah! doman voi potria il fato colpir.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Struggi, o Re, queste ciurme feroci,

    Chiudi il core alle perfide voci;

    Fur dai Numi votati alla morte,

    Or de' Numi si compia il voler!



    AIDA, SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Piet!



    AIDA:

    Ma tu, o Re, signor possente,

    A costoro ti mostra clemente.



    AMNERIS:

    (Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!

    Di qual fiamma balenano i volti!)



    IL RE:

    Or che fausti ne arridon gli eventi

    A costoro mostriamci clementi.



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Tua pietade, tua clemenza imploriamo,

    Ah, piet! piet!



    POPOLO:

    Sacerdoti, gli sdegni placate,

    L'umil prece ascoltate.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    A morte! a morte! a morte!

    O Re, struggi queste ciurme.



    AMONASRO:

    Oggi noi siam percossi dal fato,

    Voi doman potria il fato colpir.



    RADAMS:

    (fissando Aida)

    (Il dolor che in quel volto favella

    Al mio sguardo la rende pi bella;

    Ogni stilla del pianto adorato

    Nel mio petto ravviva l'amor)



    AMNERIS:

    (Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!

    Di qual fiamma balenano i volti!

    Ed io sola, avvilita, reietta?

    La vendetta mi rugge nel cor)



    AMONASRO:

    Tua piet, tua clemenze imploriamo, ecc.



    IL RE:

    Or che fausti ne arridon gli eventi

    A costoro mostriamci clementi;

    La piet sale ai Numi gra***a

    E rafferma de'prenci il poter.



    AIDA:

    Tua piet imploro...

    Oggi noi siam percossi,

    Doman voi potria il fato colpir.



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Piet, piet, ah piet!

    Tua clemenza imploriam.

    Tua pietade, tua clemenza invochiamo.



    POPOLO:

    Sacerdoti, gli sdegni placate.

    L'umil prece de'vinti ascoltate;

    Piet!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Si compisca dei Numi il voler!

    Struggi, o Re, queste ciurme feroci.

    Fur dai Numi votati alla morte,

    Si compisca de' Numi il voler!



    AIDA:

    Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.



    RADAMS:

    (Il dolor la rende pi bella, ecc)



    AMONASRO:

    Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.



    IL RE:

    La piet sale ai Numi gra***a, ecc.



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    S, dai Numi percossi noi siamo, ecc.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Struggi, o Re, queste ciurme feroci, ecc.



    POPOLO:

    E tu, o Re possente, tu forte,

    A clemenza dischiudi il pensier.



    AMNERIS:

    (Ed io sola, avvilita, ecc)



    RADAMS:

    O Re: pei sacri Numi,

    Per lo splendor della tua corona,

    Compier giurasti il voto mio.



    IL RE:

    Giurai.



    RADAMS:

    Ebbene: a te pei prigionieri Etiopi

    Vita domando e libert.



    AMNERIS:

    (Per tutti!)



    SACERDOTI:

    Morte ai nemici della patria!



    POPOLO:

    Grazia

    Per gli infelici!



    RAMFIS:

    Ascolta o Re. Tu pure,

    Giovine eroe, saggio consiglio ascolta:

    Son nemici e prodi sono;

    La vendetta hanno nel cor,

    Fatti audaci dal perdono

    Correranno all'armi ancor!



    RADAMS:

    Spento Amonasro, il re guerrier, non resta

    Speranza ai vinti.



    RAMFIS:

    Almeno,

    Arra di pace e securt, fra noi

    Resti col padre Aida.



    IL RE:

    Al tuo consiglio io cedo.

    Di securt, di pace un miglior pegno

    Or io vo'darvi: Radams, la patria

    Tutto a te deve. D'Amneris la mano

    Premio ti sia. Sovra l'egitto un giorno

    Con essa regnerai.



    AMNERIS:

    (Venga la schiava,

    Venga a rapirmi l'amor mio... se l'osa!)



    IL RE, POPOLO:

    Gloria all'egitto, ad Iside.

    Che il sacro suol difende,

    S'intrecci il loto al lauro

    Sul crin del vincitor!



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Gloria al clemente Egizio

    Che i nostri ceppi ha sciolto.

    Che ci ridona ai liberi

    Solchi del patrio suol!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Inni leviamo ad Iside

    Che il sacro suol difende!

    Preghiam che i fati arridano

    Fausti alla patria ognor.



    AIDA:

    (Qual speme omai pi restami?

    A lui la gloria, il trono,

    A me l'oblio... le lacrime

    D'un disperato amor)



    RADAMS:

    (Davverso Nume il folgore

    Sul capo mio discende.

    Ah no! d'egitto il soglio

    Non val d'Aida il cor)



    AMNERIS:

    (Dall'inatteso giublio

    Inebriata io sono;

    Tutti in un d si compiono

    I sogni del mio cor)



    RAMFIS:

    Preghiam che i fati arridano

    Fausti alla patria ognor.



    IL RE, POPOLO:

    Gloria... ad Iside!



    AMONASRO:

    (ad Aida)

    Fa cor: della tua patria

    I lieti eventi aspetta;

    Per noi della vendetta

    Gi prossimo l'albor.



    RADAMS:

    (Qual inattesa folgore

    Su capo mio discende! Ah!

    Ah no! d'egitto il trono

    Non val d'Aida il cor.

    ... d'egitto il suol

    Non val d'Aida il cor.

    ... d'egitto il soglio

    Non val d'Aida il cor)



    AMNERIS:

    (Tutte in un d si compiono

    Le gioie del mio cor.

    Ah! dall'inatteso guadio

    Inebriata io sono)



    AMONASRO:

    Fa cor: la tua patria

    I lieti eventi aspetta; ecc.



    IL RE, POPOLO:

    Gloria, all'egitto! ad Iside, ecc.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Inni leviamo ad Iside, ecc.



    AIDA:

    (A me l'oblio, le lacrime.

    Ah! qual speme omai pi restami?

    A lui la gloria, il trono,

    A me l'oblio, le lacrime

    D'un disperato amor)



    SCHIAVE, PRIGIONIERI:

    Gloria al clemente Egizio, ecc.





    ATTO/scena: In

    I | 1 | 2 |

    II | 1 | 2 |

    III

    IV | 1 | 2 |

    Out



    ATTO TERZO: Le rive del Nilo



    Rocce di granito fra cui crescono palmizi. Sul vertice delle rocce il tempio d'Iside per met nascota tra le fronde. notte stellata. Splendore di luna



    SACERDOTESSE, SACERDOTI:

    (nel tempio)

    O tu che sei d'Osiride

    Madre immortale e sposa,

    Diva che i casti palpiti

    Desti agli umani in cor,

    Soccorri a noi pietosa,

    Madre d'immenso amor.



    (Da una barca che approda alla riva discendono Amneris, Ramfis, alcune donne coperte da fitto velo e Guardie)



    RAMFIS:

    (ad Amneris)

    Vieni d'Iside al tempio: all vigilia

    Delle tue nozze, invoca

    Della Diva il favore. Iside legge

    De' mortali nel core; ogni mistero

    Degli umani a lei noto.



    AMNERIS:

    S; io pregher che Radams mi doni

    Tutto il suo cor, come il mio cor a lui

    Sacro per sempre.



    RAMFIS:

    Andiamo.

    Pregherai fino all'alba; io sar teco.



    (Tutti entrano nel tempio)



    SACERDOTESSE, SACERDOTI:

    Soccorri a noi pietosa,

    Madre d'immenso amor.



    AIDA:

    (entra cautamente)

    Qui Radams verr!... Che vorr dirmi?

    Io tremo... Ah! se tu vieni

    A recarmi, o crudel, l'ultimo addio,

    Del Nilo i cupi vortici

    Mi daran tomba... e pace forse, e oblio.



    O patria mia, mai pi ti revedr!



    O cieli azzurri, o dolci aure native,

    Dove sereno il nio mattin brill,

    O verdi colli, o profumate rive,

    O patria mia, mai pi ti revedr!

    O fresche valli, o queto asil beato,

    Che un d promesso dall'amor mi fu;

    Or che d'amore il sogno dileguato,

    O patria mia, non ti vedr mai pi!



    (Entra Amonasro)

    Ciel! mio padre!



    AMONASRO:

    A te grave cagion

    M'adduce, Aida. Nulla sfugge al mio

    Sguardo. D'amor ti struggi

    Per Radams... ei t'ama... qui lo attendi.

    Dei Faraon la figlia tua rivale...

    Razza infame, aborrita e a noi fatale!



    AIDA:

    E in suo potere io sto! Io, d'Amonasro

    Figlia!



    AMONASRO:

    In poter di lei! No!... se lo brami

    La possente rival tu vincerai,

    E patria, e trono, e amor, tutto tu avrai.



    Rivedrai le foreste imbalsamate,

    Le fresche valli, i nostri templi d'or.



    AIDA:

    Rivedr le foreste imbalsamate,

    Le fresche valli, i nostri templi d'or.



    AMONASRO:

    Sposa felice a lui che amasti tanto,

    Tripudii immensi ivi potrai gioir.



    AIDA:

    Un giorno solo d si dolce incanto,

    Un'ora, un'ora di tal gioia, e poi morir!



    AMONASRO:

    Pur rammenti che a noi l'egizio immite,

    Le case, i templi, e l'are profan,

    Trasse in ceppi le vergini rapite;

    Madri, vecchi, fanciulli ei trucid.



    AIDA:

    Ah! ben rammento quegl'infausti giorni!

    Rammento i lutti che il mio cor soffr.

    Deh! fate, o Numi, che per soi ritorni

    L'alba invocata de'sereni d.



    AMONASRO:

    Rammenta...

    Non fia che tardi. In armi ora si desta

    Il popol nostro, tutto pronto gi.

    Vittoria avrem... Solo a saper mi resta.

    Qual sentier il nemico seguir.



    AIDA:

    Chi scoprirlo potria? Chi mai?



    AMONASRO:

    Tu stessa!



    AIDA:

    Io!



    AMONASRO:

    Radams so che qui attendi... Ei t'ama...

    Ei conduce gli Egizi... Intendi?...



    AIDA:

    Orrore!

    Che mi consigli tu? No! no! giammai!



    AMONASRO:

    (con impeto selvaggio)

    Su, dunque! sorgete,

    Egizie coorti!

    Col fuoco struggete

    Le nostre citt.

    Spargete il terrore.

    Le stragi, la morte...

    Al vostro fuore

    Pi freno non v'ha.



    AIDA:

    Ah padre! padre!...



    AMONASRO:

    Mia figlia

    Ti chiami!



    AIDA:

    Piet! Piet! Piet!



    AMONASRO:

    Flutti di sangue scorrono

    Sulle citt dei vinti.

    Vedi? Dai negri vortici

    Si levano gli estinti.

    Ti ad***an essi e gridano:

    Per te la patria muor!



    AIDA:

    Piet! Piet, padre, piet!



    AMONASRO:

    Una larva orribile

    Fra l'ombre a noi s'affaccia.

    Trema! le scarne braccia...



    AIDA:

    Ah!



    AMONASRO:

    Sul capo tuo lev...



    AIDA:

    Padre!



    AMONASRO:

    Tua madre ell'...



    AIDA:

    Ah!



    AMONASRO:

    ... ravvisala...



    AIDA:

    No!



    AMONASRO:

    Ti maledice...



    AIDA:

    (nel massimo terrore)

    Ah no! ah no!

    Padre, piet! piet!



    AMONASRO:

    (respingendola)

    Non sei mia figlia!

    Dei Faraoni tu sei la schiava!



    AIDA:

    Ah! Piet, piet! piet!

    Padre, a costoro schiava non sono...

    Non maledirmi... non imprecarmi;

    Ancor tua figlia potrai chiamarmi,

    Della mia patria degna sar.



    AMONASRO:

    Pensa che un popolo, vinto, straziato,

    Per te soltanto risorger pụ...



    AIDA:

    O patria! o patria, quanto mi costi!



    AMONASRO:

    Coraggia! ei giunge... l tutto udr.

    (Si nasconde fra i palmizi)



    RADAMS:

    (entrando)

    Pur ti riveggo, mia dolce Aida...



    AIDA:

    T'arresta, vanne... che speri ancor?



    RADAMS:

    A te d'appresso l'amor mi guida.



    AIDA:

    Te i riti attendono d'um altro amor.

    D'Amneris sposo...



    RADAMS:

    Che parli mai?

    Te sola, Aida, te deggia amar.

    Gli Dei m'ascoltano, tu mia sarai.



    AIDA:

    D'uno spergiuro non ti macchiar!

    Prode t'amai, non t'amerei spergiuro.



    RADAMS:

    Dell'amor mio dubiti, Aida?



    AIDA:

    E come

    Speri sottrarti d'Amneris ai vezzi,

    Del Re Al voler, del tuo popolo ai voti,

    Dei Sacerdoti all'ira?



    RADAMS:

    Odimi, Aida.

    Nel fiero anelito di nuova guerra

    Il suolo Etiope si ridest;

    I tuoi gi invadono la nostra terra,

    Io degli Egizi duce sar.

    Fra il suon, fra i plausi della vittoria,

    Al Re mi prostro, gli svelo il cor;

    Sarai tu il serto della mia gloria,

    Vivrem beati d'eterno amore.



    AIDA:

    N d'Amneris paventi

    Il vindice furor? La sua vendetta

    Come folgor tremenda,

    Cadr su me, sul padre mio, su tutti.



    RADAMS:

    Io vi difendo.



    AIDA:

    Invan, tu nol potresti.

    Pur... se tu ami... ancor s'apre una via

    Di scampo a noi...



    RADAMS:

    Quale?



    AIDA:

    Fuggir...



    RADAMES

    Fuggire!



    AIDA:

    Fuggiam gli ardori inospiti

    Di queste lande ignude;

    Una novella patria

    Al nostro amor si schiude.

    L... tra foreste vergini

    Di fiori profumate,

    In estasi beate

    La terra scorderem.



    RADAMS:

    Sovra una terra estrania

    Teco fuggir dovrei!

    Abbandonar la patria,

    L'are dei nostri Dei!

    Il suol dov'io raccolsi

    Di gloria i primi allori,

    Il ciel dei nostri amori

    Come scordar potrem?



    AIDA:

    L... tra foreste vergini, ecc.



    RADAMS:

    Il ciel dei nostri amori

    Come scordar potrem?

    Il ciel dei nostri amori

    Come scordar potrem?



    AIDA:

    Sotto il mio ciel, pi libero

    L'amor ne fia concesso;

    Ivi nel tempio istesso

    Gli stessi Numi avrem.

    Fuggiam, fuggiam...



    RADAMS:

    Abbandonar la patria

    L'are dei nostri Dei!

    Il ciel dei nostri amori

    Come scordar potrem?



    RADAMS:

    (esitante)

    Aida!



    AIDA:

    Tu non m'ami... Va!



    RADAMS:

    Non t'amo!



    AIDA:

    Va!



    RADAMS:

    Mortal giammai n Dio

    Arse d'amor al par del mio possente.



    AIDA:

    Va... va... t'attende all'ara

    Amneris...



    RADAMS:

    No! Giammai!



    AIDA:

    Giammai, dicesti?

    Allor piombi la scure

    Su me, sul padre mio...



    RADAMS:

    Ah no! Fuggiamo!

    S, fuggiam da queste mura,

    Al deserto insiem fuggiamo;

    Qui sol regna la sventura,

    L si schiude un ciel d'amor,

    I deserti interminati

    A noi talamo saranno,

    Su noi gli astri brilleranno

    Di pi limpido fulgor.



    AIDA:

    Nella terra avventurata

    De' miei padri, il ciel ne attende;

    Ivi l'aura imbalsamata,

    Ivi il suolo aromi e fior.

    Fresche valli e verdi prati

    A noi talamo saranno,

    Su noi gli astri brilleranno

    Di pi limpido fulgor.



    AIDA E RADAMS:

    Vieni meco, insiem fuggiamo

    Questa terra di dolore.

    Vieni meco t'amo, t'amo!

    A noi duce fia l'amor.

    (Si allontanano rapidamente)



    AIDA:

    (arrestandosi all'improviso)

    Ma dimmi; per qual via

    Eviterem le sciere

    Degli armati?



    RADAMS:

    Il sentier scelto dai nostri

    A piombar sul nemico fia deserto

    Fino a domani.



    AIDA:

    E quel sentier?



    RADAMS:

    Le gole

    Di Napata...



    (Si fa avanti Amonasro)



    AMONASRO:

    Di Napata le gole!

    Ivi saranno i miei.



    RADAMS:

    Oh! chi ci ascolta?



    AMONASRO:

    D'Aida il padre e degli Etiopi il Re.



    RADAMS:

    Tu!... Amonasro!... tu!... il Re?...

    Numi! che dissi?

    No!... non ver!... no!... sogno... delirio questo...



    AIDA:

    Ah no! ti calma, ascoltami...



    AMONASRO:

    A te l'amor d'Aida...



    AIDA:

    All'amor mio t'affida.



    AMONASRO:

    Un soglio innalzer!



    RADAMS:

    Io son disonorato!

    Per te tradii la patria!



    AIDA:

    Ti calma!



    AMONASRO:

    No: tu non sei colpevole,

    Era voler del fato.



    RADAMS:

    Io son disonorato!



    AIDA:

    Ah no!



    AMONASRO:

    No!



    RADAMS:

    Per te tradii la patria!



    AMONASRO:

    No: tu non sei colpevole.



    AIDA:

    Ti calma...



    AMONASRO:

    Vien: oltre il Nil ne attendono

    I prodi a noi devoti.

    L del tuo core i voti

    Coroner l'amor.

    (trascinando Radams)

    Vieni, vieni, vieni.



    (Amneris, Ramfis, Sacerdoti e Guardie escono dal tempio)



    AMNERIS:

    Tra***or!



    AIDA:

    La mia rival!



    AMONASRO:

    (avventandosi su Amneris con un pugnale)

    L'opra mia a strugger vieni!

    Muori!...



    RADAMS:

    (frapponendosi)

    Arresta, insano!...



    AMONASRO:

    Oh rabbia!



    RAMFIS:

    Guardie, ol!



    RADAMS:

    (ad Aida ed Amonasro)

    Presto! fuggite!



    AMONASRO:

    (trascinando Aida)

    Vieni, o figlia!



    RAMFIS:

    (alle Guardie)

    L'inseguite!



    RADAMS:

    (a Ramfis)

    Sacerdote, io resto a te.



    ATTO/scena: In

    I | 1 | 2 |

    II | 1 | 2 |

    III

    IV | 1 | 2 |

    Out



    ATTO QUARTO

    SCENA I: Sala nel palazzo del Re



    Alla sinistra, una gran porta che mette all sala sotterranea delle sentenze. An***o a destra che conduce alla prigione di Radams



    AMNERIS: (mestamente appoggiata davanti la porta del sotterraneo)

    L'aborrita rivale a me sfuggia...

    Dai Sacerdoti Radams attende

    Dei tra***or la pena.--Tra***ore

    Egli non ... Pur rivel di guerra

    L'alto segreto... egli fuggir volea...

    Con lei fuggire... Tra***ori tutti!

    A morte! A morte!... Oh! che mai parlo? Io l'amo,

    Io l'amo sempre... Disperato, insano

    quest'amor che la mia vita strugge.

    Oh! s'ei potesse amarmi!

    Vorrei salvarlo. E come?

    Si tenti! Guardie: Radams qui venga.



    (Radams condotto dalla Guardie)



    AMNERIS:

    Gi i Sacerdoti adunansi

    Arbitri del tuo fato;

    Pur dell'accusa orribile

    Scolparti ancor t' dato;

    Ti scolpa e la tua grazia Io pregher dal trono,

    E nunzia di perdono,

    Di vita te sar.



    RADAMS:

    Di mie discolpe i giudici

    Mai non urdan l'accento;

    Dinanzi ai Numi, agl'uomini,

    N vil, n reo mi sento.

    Profferse il labbro incauto

    Fatal segreto, vero,

    Ma puro il mio pensiero

    E l'onor mio rest.



    AMNERIS:

    Salvati dunque e scolpati.



    RADAMS:

    No.



    AMNERIS:

    Tu morrai.



    RADAMS:

    La vita

    Aborro; d'ogni gaudio

    La fante inari***a,

    Svanita ogni speranza,

    Sol bramo di morir.



    AMNERIS:

    Morire! Ah, tu dêi vivere!

    S, all'amor mio vivrai;

    Per te le angosce orribili

    Di morte io gi provai;

    T'amai... soffersi tanto...

    Vegliai le notti in pianto...

    E patria, e trono, e vita

    Tutto darei per te.



    RADAMS:

    Per essa anch'io la patria

    E l'onor mio tradia...



    AMNERIS:

    Di lei non pi!



    RADAMS:

    L'infamia

    M'attende e vuoi ch'io viva?

    Misero appien mi festi,

    Aida a me togliesti,

    Spenta l'hai forse e in dono

    Offri la vita a me?



    AMNERIS:

    Io, di sua morte origine!

    No! Vive Aida!



    RADAMS:

    Vive!



    AMNERIS:

    Nei disperato anelito

    Dell'orde fuggitive

    Sol cadde il padre.



    RADAM`ES

    Ed ella?



    AMNERIS:

    Sparve, n pi novella

    S'ebbe...



    RADAMS:

    Gli Dei l'adducano

    Salva alle patrie mura,

    E ignori la sventura

    Di chi per lei morr!



    AMNERIS:

    Ma, s'io ti salvo, giurami

    Che pi non la vedrai.



    RADAMS:

    Nol posso!



    AMNERIS:

    A lei rinunzia

    Per sempre... e tu vivrai!



    RADAMS:

    Nol posso!



    AMNERIS:

    Ancor una volta:

    A lei rinunzia.



    RADAMS:

    vano.



    AMNERIS:

    Morir vuoi dunque, insano?



    RADAMS:

    Pronto a morir son gi!



    AMNERIS:

    Chi ti salva, sciagurato,

    Dalla sorte che t'aspetta?

    In furore hai tu cangiato

    Un amor ch'egual non ha.

    De' miei pianti la vendetta

    Or dal ciel si compir.



    RADAMS:

    la morte un ben supremo

    Se per lei morir m'`e dato;

    Nel subir l'estremo fato

    Gaudii immensi il cor avr;

    L'ira umana pi non temo,

    Temo sol la tua piet.

    |

    AMNERIS:

    Ah! chi ti salva?

    De' miei pianti la vendetta

    Or dal ciel si compir.



    (Radams parte circondato dalle Guardie)



    AMNERIS: (cade desolata su di un sedile)

    Ohim!... morir mi sento! Oh! chi lo salva?

    E in poter di costoro

    Io stessa lo gettai! Ora a te impreco.

    Atroce gelosia, che la sua morte

    E il lutto eterno del mio cor segnasti!

    (Si volge e vede i Sacerdoti che attraversano la scena per entrare nel sotterraneo)

    Ecco i fatali,

    Gl'inesorati minstri di morte!

    Oh! ch'io non vegga quelle bianche larve!

    (Si copre il volto colle mani)

    E in poter di costoro

    Io stessa lo gettai!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    (nel sotterraneo)

    Spirto del Nume, sovra noi discendi!

    Ne avviva al raggio dell'eterna luce;

    Pel labbro nostro tua giustizia apprendi.



    AMNERIS:

    Numi, piet del mio straziato core.

    Egli innocente, lo salvate, o Numi!

    Disperato, tremendo `e il mio dolore!



    (Radams fra le Guardie attraversa la scena e scende nel sotteraneo. Amneris, al vederlo, mette un grido)



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Spirto del Nume, sovra noi discendi!



    AMNERIS:

    Oh! chi lo salva!

    Mi sento morir! Ohim`e!



    RAMFIS:

    Radams! Radams! Radams! Tu rivelasti

    Della patria i segreti allo straniero!

    Discolpati.



    SACERDOTI:

    Discolpati.



    RAMFIS:

    Egli tace.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Tra***or!



    AMNERIS:

    Ah, piet! Egli innocente! Numi, piet!



    RAMFIS:

    Radams! Radams! Radams! Tu disertasti

    Dal campo il d che precedea la pugna.

    Discolpati.



    SACERDOTI:

    Discolpati.



    RAMFIS:

    Egli tace.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Tra***or!



    AMNERIS:

    Ah, piet! Ah! lo salvate! Numi, piet!



    RAMFIS:

    Radams! Radams! Radams! Tu f violasti

    Alla patria spergiuro, al Re, all'onore.

    Discolpati.



    SACERDOTI:

    Discolpati.



    RAMFIS:

    Egli tace.



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Tra***or!



    AMNERIS:

    Ah, piet! Ah, lo salvate, Numi, piet!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Radams, deciso il tuo fato;

    Degli infami la morte tu avrai;

    Sotto l'ara del Nume sdegnato

    A te vivo fia schiuso l'avel.



    AMNERIS:

    A lui vivo la tomba... Oh, gl'infami!

    N'e di sangue son paghi giammai...

    E si chiaman ministri del ciel!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Tra***or! Tra***or! Tra***or!



    AMNERIS:

    (investendo i Sacerdoti che escono dal sotterraneo)

    Sacerdoti: compiste un delitto!

    Tigri infami di sangue assetate,

    Voi la terra ed i Numi oltraggiate...

    Voi punite chi colpe non ha!



    RAMFIS:

    tra***or!



    SACERDOTI:

    tra***or!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Morr!



    AMNERIS:

    (a Ramfis)

    Sacerdote: quest'uomo che uccidi.

    Tu lo sai, da me un giorno fu amato.

    L'anatema d'un core straziato

    Col suo sangue su te ricadr!



    RAMFIS:

    tra***or!



    SACERDOTI:

    tra***or!



    RAMFIS, SACERDOTI:

    Morr!



    AMNERIS:

    Voi la terra ed i Numi oltraggiate,

    Voi punite chi colpe non ha.

    Ah no, non `e tra***or, piet!

    |

    RAMFIS, SACERDOTI:

    Morr!

    tra***or! Morr!

    (Si allontanano lentamente)

    Tra***or! Tra***or! Tra***or!



    AMNERIS:

    Empia razza! Anatema su voi!

    La vendetta del ciel scender!

    Anatema su voi!



    (Esce disperata)





    ATTO QUARTO

    SCENA II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radams



    La scena divisa in due piani. Il piano speriore rappresenta l'interno del tempio splendente d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo. Lunghe file d'arcate si perdono nell'oscurit. Statue colossali d'Osiride colle mani incrociate sostengono i pilastri della volta.

    Radams nel sotterraneo sui gradini della scala, per cui disceso. Al di sopra, due Sacerdoti intenti a chiudere la pietra del sotterraneo



    RADAMS:

    La fatal pietra sovra me si chiuse...

    Ecco la tomba mia. Del d la luce

    Pi non vedr... Non revedr pi Aida.

    Aida, ove sei tu? Possa tu almeno

    Viver felice e la mia sorte orrenda

    Sempre ignorar! Qual gemito!... Una larva...

    Una vision... No! forma umana questa.

    Ciel! Aida!



    AIDA:

    Son io.



    RADAMS:

    Tu... in questa tomba!



    AIDA:

    Presago il core della tua condanna,

    In questa tomba che per te s'apriva

    Io penetrai furtiva...

    E qui lontana da ogni umano sguardo

    Nelle tue braccia desiai morire.



    RADAMS:

    Morir! s pura e bella!

    Morir per me d'amore...

    Degli anni tuoi nel fiore

    Fuggir la vita!

    T'avea il cielo per l'amor creata,

    Ed io t'uccido per averti amata!

    No, non morrai!

    Troppo t'amai!

    Troppo sei bella!



    AIDA:

    (vaneggiando)

    Vedi?... di morte l'angelo

    Radiante a noi s'appressa,

    Ne adduce eterni gaudii

    Sovra i suoi vanni d'or.

    Gi veggo il ciel dischiudersi,

    Ivi ogni affanno cessa,

    Ivi comincia l'estasi

    D'un immortale amor.



    SACERDOTESSE:

    (al di sopra, nel tempio)

    Immenso Fth, del mondo

    Spirito animator...



    SACERDOTI:

    (al di sopra, nel tempio)

    Ah!



    AIDA:

    Triste canto!



    RADAMS:

    Il tripudio

    Dei Sacerdoti.



    AIDA:

    Il nostro inno di morte.



    RADAMS:

    (cercando di smuovere la pietra del sotterraneo)

    N le mie forti braccia

    Smuoverti potranno, o fatal pietra!



    SACERDOTI, SACERDOTESSE:

    Ah! Noi t'invochiamo, t'invochiam.



    AIDA:

    Invan!... tutto finito

    Sulla terra per noi.



    RADAMS:

    vero! vero!

    (Si avvicina ad Aida e la sorregge)



    AIDA E RADAMS:

    O terra, addio; addio, valle di pianti...

    Sogno di gaudio che in dolor svan.

    A noi si schiude il ciel e l'alme erranti

    Volano al raggio dell'interno d.



    SACERDOTI, SACERDOTESSE:

    Immenso Fth, noi t'invochiam!



    AIDA E RADAMS:

    Ah! si schiude il ciel.

    O terra, addio; addio, valli di pianti...



    AMNERIS:

    (in abito di lutto appare nel tempio e va a prostrarsi sulla pietra che chiude il sotterraneo)

    Pace t'imploro...



    AIDA E RADAMS:

    Sogno di gaudio che in dolor svan.



    AMNERIS:

    ... salma adorata;



    AIDA E RADAMS:

    A noi si schiude il ciel...



    AMNERIS:

    Isi placata...



    AIDA E RADAMS:

    ... si schiude il ciel e l'alme erranti...



    AMNERIS:

    Isi placata ti schiuda il ciel!



    AIDA E RADAMS:

    Volano al raggio dell'eterno d.



    SACERDOTI, SACERDOTESSE:

    Noi t'invochiam...



    AIDA E RADAMS:

    ... il ciel...



    SACERDOTI, SACERDOTESSE:

    ... immenso Fth!



    AIDA E RADAMS:

    ... si schiude il ciel!



    (Aida cade e muore nelle braccia di Radams)



    AMNERIS:

    Pace t'imploro,

    ... pace, pace...

    ... pace!



    SACERDOTI, SACERDOTESSE:

    Immenso Fth!


    FINE




    ANGELIQUE

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